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1 Calcolo del dimensionamento per la redazione del Piano Strutturale

Ai sensi della L.R. 1/2005, nella fase di predisposizione del Piano Strutturale le Amministrazioni Comunali devono calcolare il dimensionamento massimo sostenibile delle diverse funzioni urbane, tenendo conto delle tendenze demografiche, economiche e sociali e dei bisogni della popolazione e del sistema delle imprese, con particolare attenzione agli spazi da destinare alla residenza, alle attività produttive e alle funzioni turistico-ricettive.

Il nostro modello di analisi è in grado di aggiornare, integrare e approfondire l’insieme degli indicatori di tipo demografico, sociale ed economico da utilizzare per la redazione del Piano strutturale e ovviamente di altri documenti di programmazione dello sviluppo territoriale, economico e sociale.

2 Prodotto finale

Sulla base di quanto emerso dalla definizione degli indicatori sopra citati, ai sensi dell' articolo 53 , comma 2, lettera c), della L. Regione Toscana 1/2005, vengono formulate ipotesi di dimensionamento massimo sostenibili degli insediamenti. La sintesi di questo processo di analisi viene inserita all’interno di un Report di ricerca suddiviso quantomeno in due sezioni: a) Il Quadro Conoscitivo; b) Ipotesi di dimensionamento degli interventi. Su richiesta del committente può essere predisposta un’ analisi SWOT effettuata attraverso un percorso partecipativo, al fine di mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza del territorio.

3 Attività

3.1 Definizione del quadro conoscitivo

1. l’analisi della distribuzione e l’evoluzione della popolazione residente e relative proiezioni;

2. l’analisi dell’evoluzione della struttura produttiva, direzionale e dei servizi e relative tendenze e proiezioni;

3. l’analisi dell’evoluzione della domanda e dell’offerta turistica e ricettiva e delle tendenze emergenti;

4. l’analisi della struttura commerciale (esercizi di vicinato, media e grande distribuzione, esercizi di somministrazione);

5. l’analisi della dotazione infrastrutturale e dei servizi;

6. una sintesi dei punti di forza e di debolezza e dei principali rischi ed opportunità derivanti dal contesto di riferimento.

 

3.2 Analisi SWOT Partecipata

Per l’analisi e la sintesi dei punti di forza e di debolezza e dei principali rischi ed opportunità proponiamo di utilizzare una matrice di analisi territoriale universalmente conosciuta con il nome di SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) . Per una maggiore efficace proponiamo di realizzare l’analisi coinvolgendo una serie di soggetti portatori di interesse (stakeholders).

3.3 Dimensionamento degli interventi

Sulla base di quanto emerso nella fase di studio sono definiti i possibili scenari di sviluppo degli insediamenti sul territorio comunale, rispetto quantomeno alle funzioni urbane previste dalla normativa (Regolamento 09 febbraio 2007, n. 3/R) e cioè :

a) residenziale, comprensiva degli esercizi commerciali di vicinato;

b) industriale e artigianale, comprensiva delle attività commerciali all'ingrosso e depositi;

c) commerciale relativa alle medie strutture di vendita;

d) commerciale relativa alle strutture di grande distribuzione;

e) turistico – ricettiva;

f) direzionale, comprensiva delle attività private di servizio;

g) agricola e funzioni connesse e complementari, ivi compreso l'agriturismo.

4 Metodologia

a) Funzione residenziale

La funzione residenziale viene dimensionata sulla base dei risultati delle proiezioni demografiche e di almeno 3 scenari evolutivi definiti di concerto con l’Amministrazione Comunale. Le proiezioni demografiche di base consentiranno di costruire delle stime della domanda complessiva di abitazioni, della domanda suddivisa per aree sub-comunali (frazioni, UTOE) e per tipologie di popolazione e di famiglie.

b) Funzione industriale e artigianale

La funzione industriale e artigianale viene dimensionata tenendo conto degli spazi esistenti, di quelli disponibili e della domanda espressa dagli imprenditori attualmente insediati sul territorio comunale. Eventuali nuovi spazi da destinare ad attività produttive verranno individuati essenzialmente sulla base della considerazione della capacità di carico del territorio.

c) commerciale per medie strutture di vendita

Verrà aggiornato il dimensionamento degli spazi commerciali da destinare alle medie e grandi strutture di vendita tenendo conto dell’andamento della domanda della popolazione, delle tendenze evolutive del settore commerciale e del criterio dell’equilibrata distribuzione della funzione commerciale sul territorio e tra tipologie di vendita.

d) turistico ricettiva

La funzione turistica viene dimensionata in relazione alle diverse tipologie di esercizio ricettivo, tenendo conto dell’evoluzione della domanda e delle diverse tipologie di turismo che si stanno affermando sul mercato internazionale.

e) direzionale, comprensiva delle attività private di servizio

La funzione direzionale e le attività di servizio sono dimensionate in stretto collegamento con la domanda stimata della popolazione residente, di quella turistica e di quella fluttuante (pendolari e visitatori temporanei).

f) agricola e funzioni connesse e complementari, ivi compreso l'agriturismo.

Particolare attenzione sarà dedicata al dimensionamento della funzione agricola, sia per salvaguardare le funzioni esistenti, sia per incentivare lo sviluppo delle attività agrituristiche, tenendo conto delle tendenze della domanda turistica che si rivolge a questa tipologia ricettiva, anche come alternativa alla ricettività classica alberghiera ed extralberghiera.