Pianificazione commerciale

La liberalizzazione introdotta dalla Direttiva Servizi (Bolkestein) non impedisce di programmare lo sviluppo del territorio.

Per adeguare le regole urbanistiche e commerciali Comunali alla Bolkestein e alla normativa regionale (l.r. 28/2005 e successivi aggiornamenti) abbiamo predisposto tre soluzioni.

Si parte da una proposta di attività minime, sufficienti per adeguarsi, consigliabile solo per contenere i costi iniziali. La seconda e la terza sono invece soluzioni che consentono di tutelare il commercio, soprattutto il piccolo, e programmare lo sviluppo equilibrato del territorio.

I tempi di realizzazione del lavoro sono generalmente di 60 giorni. In casi urgenti, tuttavia, la consulenza potrà essere svolta in 30 giorni!


1) Soluzione minima: adeguamenti alla normativa vigente

Redazione di un breve articolato che integra il Regolamento Urbanistico in materia commerciale

Attività

  • Acquisizione e analisi degli strumenti urbanistici vigenti
  • Prima proposta di articolato integrativo
  • Concertazione con Amministrazione
  • Articolato finale da inserire nel R.U.
  • Eventuale concertazione

Vantaggi

  • Costi contenuti
  • Rapidità di realizzazione

Svantaggi

  • Rinuncia alla pianificazione del settore
  • Crescita della vulnerabilità per il piccolo commercio
  • Perdita di competitività del territorio
  • Esposizione al rischio di crescita di attività commerciali indesiderate
  • Riduzionismo urbanistico

Prezzi* a partire da: 1.500 euro (clicca qui per un preventivo)


2) Soluzione intermedia: adeguarsi programmando le linee di sviluppo del settore

Redazione di uno studio preliminare sul settore commerciale finalizzato alla predisposizione delle norme di urbanistica commerciale

Attività

  • Studio delle caratteristiche e delle tendenze del settore
  • Analisi territoriale attraverso sopralluoghi mirati e indagini dirette su popolazione e commercianti
  • Individuazione delle criticità e delle potenzialità
  • Acquisizione e analisi degli strumenti urbanistici vigenti
  • Strumenti di partecipazione
  • Concertazione con cittadini e commercianti
  • Documento finale di programmazione
  • Articolato finale da inserire nel R.U.

Vantaggi

  • Maggiore conoscenza (del settore e dei suoi bisogni)
  • Piano di sviluppo coerente e personalizzato
  • Scelte fondate su dati oggettivi
  • Stimolo della partecipazione (dei cittadini e dei commercianti)
  • Maggiore tutela del piccolo commercio
  • Impulso allo sviluppo e alla qualificazione del territorio

Svantaggi

  • Percorso più lungo

Prezzi* a partire da: 2.100 euro (clicca qui per un preventivo)


3) Soluzione completa: adeguarsi, programmare, riqualificare

Rispetto alla soluzione intermedia prevede la predisposizione piani di riqualificazione commerciale per dare un nuovo impulso economico al territorio. Inoltre può essere prevista la redazione del Piano delle Funzioni (l.r. 1/2005)

Attività

  • Come soluzione intermedia, con in più la predisposizione di uno o più progetti specifici di riqualificazione commerciale (progetto preliminare)
  • Eventuale Piano delle Funzioni
  • Eventuale opzione per l’accesso ai finanziamenti disponibili

Vantaggi

  • Come soluzione intermedia, con in più la possibilità di migliorare la qualità urbana e della vita sociale degli individui
  • Possibilità concreta di dare un nuovo impulso all'economia locale non solo attraverso il settore commerciale ma anche quello turistico-ricettivo e culturale.

Svantaggi

  • Percorso più lungo

Prezzi* a partire da: 3.100 euro (clicca qui per un preventivo)


* I prezzi variano a seconda della dimensione demografica e della tipologia di Comune (turistico, montano, etc.)

 

L’8 Maggio 2010 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 59/2010 avente come oggetto “Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno”. Con gli artt. dal 64 al 72, il D.Lgs. n. 59/2010 ha apportato diverse significative modifiche alle normative relative al commercio e alla somministrazione (sui requisiti di onorabilità, sulle modalità di apertura delle attività, sul commercio su aree pubbliche, etc), modifiche che richiedono una profonda revisione dei regolamenti e della programmazione comunale.

Molte delle modifiche, peraltro, erano già state introdotte dalla Regione Toscana con l'approvazione del Codice del Commercio (l.r. 28/2005 e successive modifiche). La Regione già nel 2009, inoltre, con Circolare del 15/04/09 aveva ribadito che, dopo l'entrata in vigore del Regolamento di attuazione del Codice del Commercio, i Comuni avrebbero dovuto adeguare i propri strumenti di programmazione commerciale e urbanistica prima del 18 Ottobre 2009, cioè entro 180 giorni dall'entrata in vigore del Regolamento stesso, definendo i criteri per l'insediamento delle medie strutture di vendita con attenzione al dimensionamento, alla localizzazione e al rispetto di standard urbanistici.

I Comuni che non hanno ancora aggiornato la normativa commerciale locale alle recenti novità legislative devono adeguarsi rapidamente, se non vogliono correre il rischio di non riuscire a governare lo sviluppo equilibrato del loro territorio (vedi le possibili conseguenze), come confermato da recenti sentenze.

Per aiutare i Comuni a far fronte a questi adempimenti abbiamo sviluppato una soluzione flessibile e modulare che, nell'ipotesi minima, consente di adeguare la normativa di settore in 30 giorni. Per approfondire clicca qui.

 

 

 

Tipo di attività

Pianificazione integrata commerciale in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti

 

A chi è diretta

Alle Amministrazioni Comunali, secondo quanto previsto dal Codice del commercio della Regione Toscana - Legge regionale n.28 del 7 febbraio 2005.

 

Per chi l'abbiamo realizzata

Consulta il Curriculum aziendale

 

In che cosa consiste

Fino ad oggi, il Comune gestiva l'aspetto amministrativo dei vari settori del commercio - vendita di merci all'ingrosso e al dettaglio, la vendita in forma ambulante, gli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, la distribuzione della stampa e gli impianti di distribuzione dei carburanti per autotrazione - in maniera disgiunta attraverso singoli strumenti di programmazione e gestione (piani e regolamenti).
Così facendo l'analisi del territorio e la sua programmazione ha mostrato spesso limiti e carenze, presentandosi poco coordinata e qualche volta contraddittoria. A tal proposito si pensi al fatto che i piani e i regolamenti sono spesso predisposti da soggetti diversi (consulenti esterni, operatori comunali, gruppi di lavoro, ecc.) che quasi mai utilizzano le stesse basi di dati, le stesse metodologie di analisi dei fenomeni socio-economici e la stessa organizzazione del lavoro.

Oggi questa prospettiva appare sorpassata e le Amministrazioni dovranno pensare alla predisposizione di strumenti perfettamente omogenei e coordinati tra loro in grado di fornire una visione organica del commercio. Il vero elemento rivoluzionario del cambiamento è, infatti, la prospettiva di unitarietà del commercio che non sarà più formato da singole funzioni di settore ma assumerà sempre più un ruolo unitario, di fondamentale importanza all'interno dell'economia locale.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 aprile 2009, n. 15/R
Regolamento di attuazione della legge regionale 7 febbraio 2005, n. 28 (Codice del commercio. Testo Unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzionedi carburanti).